Industria dolciaria

Ferrero: packaging 100% sostenibile entro il 2025 e emissioni dimezzate nel 2030

Rapporto di sostenibilità: l’azienda ha anche raggiunto l’obiettivo di approvvigionarsi di fave di cacao 100% sostenibili, e di zucchero di canna 100% certificato

di E.Sg.

(REUTERS)

2' di lettura

Prosegue la strategia green della Ferrero che punta entro il 2030 a dimezzare tutte le emissioni dalle proprie attività. Al 2020 - si legge nel 12esimo Rapporto di Sostenibilità - ha raggiunto l’obiettivo di approvvigionarsi di fave di cacao 100% sostenibili, certificate attraverso standard gestiti in modo indipendente, e di zucchero di canna 100% certificato da Bonsucro e Altromercato.

«La pandemia ha trasformato l’industria e continua a produrre i suoi effetti nel mondo. Il Gruppo ha reagito nel modo migliore, assegnando sempre massima priorità a salute e sicurezza dei dipendenti e dei consumatori – ha spiegato il presidente Giovanni Ferrero –. Vorrei d cogliere l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti e i partner di Ferrero che nell’ultimo anno hanno fatto tutto il possibile per mettersi sempre al servizio dei clienti e per sostenere le comunità di cui siamo fieri di far parte».

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Uno degli aspetti a cui l’azienda sottolinea di aver ha dedicato massima attenzione è stata la tutela di tutti i lavoratori delle filiere agricole, in particolare di quelli che vivono nei Paesi meno avanzati. Fra le varie iniziative, Ferrero ha diffuso in modo capillare informazioni sulle misure preventive atte a contrastare la diffusione del virus, ha messo a disposizione e distribuito dispositivi di protezione individuale e ha fornito accesso a strumenti finalizzati a garantire il rispetto delle norme igieniche.

Quattro i pilastri, chiave della strategia di sostenibilità di Gruppo: protezione dell’ambiente, approvvigionamento sostenibile degli ingredienti, promozione di un consumo responsabile e valorizzazione delle persone.

Uno dei traguardi più ambiziosi prevede una drastica riduzione della carbon footprint del Gruppo entro il 2030. Si tratta di un obiettivo costruito approvato dalla Science Based Targets initiative (SBTi) nel dicembre 2020. Più ello specifico entro il 2030 Ferrero punta a dimezzare tutte le emissioni derivanti dalle proprie attività (ovvero emissioni in gergo tecnico “Scope 1 e 2”); complessivamente, Ferrero si impegna a ridurre le emissioni del 43% (“Scope 1, 2 e 3”, comprese quindi le emissioni indirette terze) per ogni tonnellata di prodotto realizzato. Entrambi gli obiettivi utilizzano il 2018 come anno base.

L’utilizzo di energia rinnovabile è un elemento essenziale per ridurre la carbon footprint, per questo motivo gli stabilimenti europei del Gruppo si sono approvvigionati nell’anno fiscale 2019/20 di energia elettrica 100% certificata rinnovabile, e il 71,5% di quella acquistata a livello mondiale proviene da fonti rinnovabili.

Entro il 2025 tutti gli imballaggi saranno 100% riutilizzabili, riciclabili o compostabili (82,9% nel 2020).

«La nostra azienda non guarda solo alla produttività. Da sempre, una delle nostre priorità è la tutela di tutti i lavoratori delle filiere agricole. Continuiamo a utilizzare esclusivamente olio di palma 100% certificato Rspo e stiamo completando il processo di transizione per permettere anche alle aziende di recente acquisizione di essere in linea con i nostri standard di approvvigionamento responsabile», ha affermato Lapo Civiletti, ceo del Gruppo Ferrero.

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