Nazioni Unite per la sostenibilità

Leonardo, Eni, Pirelli, Enel e Terna: quintetto d’italiane nel global compact lead dell’Onu

Le cinque aziende italiane confermate nel ristretto novero delle aziende che più si distinguono per attenzione mirata alla sostenibilità

(Luiz Rampelotto/EuropaNewswire/picture-alliance/dpa/AP Images)

4' di lettura

Leonardo: confermata nel Global Compact Lead dell’Onu per sostenibilità
50% degli investimenti allineato agli Sdg nel 2021-2022
Nell’ambito della 76esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel corso dell’Uniting Business Live (20-22 settembre) Leonardo, per il secondo anno consecutivo, è stata riconosciuta Global Compact Lead dell’Onu. Leonardo, sottolinea una nota, è l’unica tra le principali aziende globali del settore Aerospazio e Difesa ad essere inserita nel ristretto gruppo di aziende, complessivamente 36, che registra quest’anno la presenza di quattro società italiane: oltre a Leonardo, Eni, Enel e Pirelli.

I dieci principi dell Global compact

Il riconoscimento viene assegnato alle società che si distinguono per l’impegno nella promozione dei Dieci Principi del Global Compact e nel contributo al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (Sdg). Nel 2020 Leonardo ha indirizzato circa il 50% dei propri investimenti su obiettivi Sdg e, rispetto a una media di investimenti annuali pari a circa 600-700 milioni di euro per il 2021-2022, si impegna a mantenere il 50% di questi allineati agli Sdg, con impatti sul rafforzamento dei processi di innovazione e lo sviluppo della filiera, adottando un modello di rendicontazione quantitativa in grado di analizzare l'efficacia degli interventi di sostenibilità nel tempo.

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Nel corso del 2021, prosegue la nota, Leonardo è stato un soggetto attivo del Global Compact partecipando all’Action Platform “Pace, Giustizia e Istituzioni forti” e ai gruppi di lavoro della CFO Taskforce, contribuendo allo sviluppo dell’SDG 16 Business Framework, uno strumento volto a promuovere il cambiamento strutturale nelle aziende rafforzando la cultura dell'integrità e la conduzione responsabile del business. Leonardo è inoltre tra i firmatari dei CFO Principles on integrated Sdg investments and finance per la creazione di un mercato per gli investimenti e una finanza a supporto degli Sdg. La conferma come Global Compact Lead è parte di un percorso di sostenibilità che vede Leonardo leader a livello internazionale, conclude la nota.

Eni e le piattaforme di finanza sostenibile

Anche Eni, dunque, ha dimostrato il proprio impegno nei confronti del Global Compact delle Nazioni Unite partecipando alle Piattaforme d’Azione sulla Finanza Sostenibile e sul Lavoro dignitoso nella catena di fornitura. La Communication on Progress (CoP) di Eni e altre informazioni correlate sono disponibili nel suo Participant profile sul sito web del Global Compact delle Nazioni Unite. «Da quando ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite nel 2001 – fa sapere la società – Eni è orgogliosa di far parte di un movimento globale di aziende e stakeholder sostenibili. Adottando un approccio alla sostenibilità basato sui principi, Eni si assume la responsabilità condivisa di costruire un mondo migliore».

Pirelli in prima fila nell’automobiles & parts

Dal canto suo Pirelli, unica azienda a livello globale del settore Automobiles & Parts, è stata confermata Global Compact LEAD delle Nazioni Unite. «Per Pirelli fare impresa significa innovare, accelerando il cambiamento a beneficio della collettività e a tutela dell’ambiente. La conferma dell’inclusione di Pirelli nel Global Compact LEAD delle Nazioni Unite rappresenta quindi un motivo di orgoglio e premia il nostro costante sforzo nel perseguire obiettivi sfidanti attraverso azioni mirate a risultati concreti» commenta Marco Tronchetti Provera, CEO e Executive Vice Chairman di Pirelli. «Oggi più che mai, il mondo ha bisogno che aziende di ogni dimensione continuino a lavorare per migliorare le proprie performance di sostenibilità e intraprendere azioni per costruire un mondo migliore» sottolinea Sanda Ojiambo, Ceo e Executive Director del Global Compact delle Nazioni Unite.

Enel e la task force dei Cfo

Per quanto riguarda Enel, è stato il Cfo Alberto De Paoli a partecipare al lancio dell’iniziativa globale per gli Sdg della Cfo Taskforce del Global Compact delle Nazioni Unite. I Cfo, riuniti in occasione dell’evento della Cfo Taskforce del Global Compact dell'Onu “Financing a Sustainable Future – Cfo Insights”, hanno annunciato il loro impegno a investire collettivamente 500 miliardi di dollari Usa nei prossimi cinque anni a favore degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) e a collegare quasi il 50% di tutta la finanza d’impresa alla performance di sostenibilità, progettando di emettere nuovi strumenti finanziari sostenibili, tra cui “Sustainability-linked bond”. Questi impegni finanziari iniziali dovrebbero crescere ulteriormente, poiché la Cfo Taskforce del Global Compact dell’ONU intende reclutare centinaia di società aderenti al Global Compact dell’ONU che estendano radicalmente la quantità di investimenti d’impresa allineati agli obiettivi e ai risultati di sostenibilità. «Con questo impegno segniamo una tappa necessaria nel viaggio iniziato a dicembre 2019, quando un piccolo gruppo di Cfo iniziò a collaborare per una visione di promozione dell'integrazione della sostenibilità nelle operazioni di business», ha commentato Alberto De Paoli, Cfo di Enel e co-presidente della Cfo Taskforce.

Terna e le iniziative Sdgs

Tra i protagonisti del Cfo Taskforce Global Compact lead dell’Onu anche Terna. L’azienda guidata da Stefano Donnarumma, è, infatti, tra le 60 società internazionali partecipanti all’iniziativa che oggi hanno annunciato l’impegno a investire complessivamente oltre 500 miliardi di dollari a livello globale nei prossimi 5 anni per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, sui temi delle fonti rinnovabili, della salute, del cibo e dell'agricoltura, dell’accesso all’acqua e della parità di genere. Contemporaneamente, la task force dei direttori finanziari ha avviato anche una campagna per sensibilizzare e promuovere all’interno delle proprie strutture e con altre società l’adozione di strategie e azioni concrete per integrare gli SDGs nella finanza aziendale. La strategia di Terna si conferma, quindi, orientata a coniugare sviluppo infrastrutturale e crescita sostenibile, per favorire la transizione energetica in atto e generare sempre maggiori benefici per il Paese e per tutti i suoi stakeholder. Gli investimenti sostenibili, finalizzati all’integrazione delle fonti rinnovabili per aumentare l’efficienza, la sicurezza e la resilienza della rete elettrica, sono uno dei pilastri del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” di Terna: in base ai criteri della tassonomia europea, il 95% degli 8,9 miliardi di euro di investimenti previsti da Terna nei prossimi cinque anni presenta queste carattteristichhe. Inoltre Il 16 giugno 2021, Terna ha lanciato un’emissione obbligazionaria green, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale pari a 600 milioni di euro.

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